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Il Tribunale di Belluno e il personale di RSA non vaccinato

Il Tribunale di Belluno e il personale di RSA non vaccinato

Con ordinanza del 19 marzo 2021, il Tribunale di Belluno ha rigettato il ricorso di alcuni dipendenti di una RSA che hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione contro il “Corona-virus”.

Il ricorso aveva ad oggetto il collocamento in ferie forzate (retribuite) disposto dal datore di lavoro, avverso il quale i dipendenti avevano appunto adito il giudice competente chiedendone un provvedimento d’urgenza ex art. 700 C.P.C.

Il giudice, rilevata l’insussistenza del fumus boni iuris (ossia della parvenza di fondatezza del ricorso) sulla base di una serie di motivazioni, tra le quali gli obblighi di sicurezza cui il datore di lavoro è tenuto ad adempiere nei confronti dei prestatori di lavoro, la circostanza che i ricorrenti sono impiegati in mansioni a contatto con il pubblico e l’efficacia “notoria” del vaccino, è della stessa opinione anche per quel che riguarda il periculum in mora, ossia il rischio di pregiudizio grave e irreparabile che deriverebbe dalla mancata adozione del provvedimento d’urgenza. Difatti, egli rileva come il provvedimento del datore di lavoro di collocamento in ferie del personale non prefiguri in alcun modo l’intenzione dello stesso di procedere alla sospensione dal lavoro senza retribuzione e al licenziamento, circostanza non provata dai ricorrenti.

Quanto appena riassunto è ciò che risulta potersi desumere dal provvedimento giurisdizionale in questione, di cui dà conto il quotidiano on line “Open”, pubblicandone per esteso il testo.

Ricostruzioni di segno diverso, che davano per “validati” dal giudice provvedimenti datoriali di sospensione senza retribuzione dei ricorrenti, erano apparse ieri su altri organi di informazione on line, ma parrebbero smentite dal contenuto testuale dell’ordinanza.

La situazione dei dipendenti “no vax”, in assenza di una legge che disponga l’obbligo vaccinale perlomeno per alcune categorie di lavoratori, continuerà dunque a costituire, almeno per il momento, elemento di riflessione e di gestione problematica per i datori di lavoro.

Le implicazioni della mancata vaccinazione da parte dei dipendenti costituiranno oggetto di approfondita trattazione del Workshop Optime Piano vaccinale contro il COViD-19 e rapporto di lavoro previsto il 15 aprile prossimo.

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