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La crescita del welfare aziendale prosegue in diffusione e in ampiezza.

La crescita del welfare aziendale prosegue in diffusione e in ampiezza.

Sono di sempre maggiore interesse verso il welfare aziendale i segnali che giungono da imprese, lavoratori e rispettive associazioni di rappresentanza. Secondo dati riportati da un articolo di Dario Di Vico sul Corriere della Sera del 21 luglio scorso, esso è ormai previsto da un accordo aziendale su tre.

Particolarmente indicativo della sensibilizzazione dei lavoratori verso questo istituto e del loro gradimento verso i benefits ottenibili, dal controvalore economico senz’altro maggiore a quello della somma in essi convertita, è l’accordo aziendale siglato recentemente in Lundbeck Italia, sussidiaria italiana della multinazionale attiva nel settore farmaceutico, nel quale è stato previsto che, per il prossimo triennio, il premio di risultato sia interamente tramutato in welfare sostitutivo.

La previsione di legge che consente la completa esenzione fiscale dei premi di risultato convertiti in welfare aziendale, i recenti chiarimenti giunti da parte dell’AdE con la Circolare n. 5/2018 e gli impegni assunti da CGIL-CISL-UIL e Confindustria con il “Patto della fabbrica”  hanno senz’altro creato un contesto nel quale è ora plausibile attendersi che la diffusione del welfare aziendale sostitutivo si incrementi ulteriormente, fino al punto di diventare “regola” in tutte le realtà aziendali.

Un ulteriore elemento di chiarificazione sull’applicabilità dei benefici fiscali è giunto recentemente da Assonime che, nella propria circolare n. 15 del 27 giugno scorso, è intervenuta su un punto non del tutto chiarito dalla Circolare n. 5 AdE, e cioè sulla riconducibilità delle erogazioni in welfare effettuate sulla base di un regolamento aziendale alla categoria dei benefit corrisposti volontariamente ovvero a quella dei benefit erogati in forza di un obbligo gravante sul datore di lavoro (con conseguente diverso regime di deducibilità ai fini IRES). L’interpretazione propugnata a Assonime va nella seconda direzione ed è confortata anche da alcune risposte ad interpelli da parte dell’AdE nel corso dell’ultimo triennio.

Il 20 settembre a Roma si svolgerà un convegno di Optime nel quale autorevoli tributaristi e giuslavoristi esperti della materia forniranno un quadro completo e aggiornato dello stato dell’arte in materia di welfare aziendale e premi di risultato, esaminando approfonditamente i contenuti della Circolare AdE n. 5/2018. È altresì prevista, ed è in attesa di autorizzazione, la partecipazione all’evento di un rappresentante dell’Agenzia delle Entrate. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito web di Optime.

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